Program
18.12.15
Musica blu | klang: Andrea Borghi // Giovanni Lami // Francesco Brasini
live concert
Istituto Francese di Firenze
KLANG / MUSICA SPERIMENTALE #3
un progetto di Tempo Reale
a cura di Nub Project Space
all’interno della rassegna Musica Blu
MUSICA BLU
Una nuova iniziativa fiorentina di musica sperimentale, che spazia dalla musica da camera, al teatro sonoro, fino ad nuovo trittico del ciclo Klang, dedicato stavolta a musicisti elettronici emergenti.
Andrea Borghi presenta Discomateria #13 Marble series, performance sonora per giradischi modificato, dischi in marmo elaborati e trattati in tempo reale con acido cloridrico e materiali vari, computer + Max/Msp. Discomateria #13_Marble series indaga il rapporto tra materia e spazio attraverso il suono come elemento di integrazione/interazione tra i due.
L’uso della tecnologia e dell’elettronica permette di esaltare campi frequenziali e dettagli dello spettro sonoro altrimenti non percepibili. Il suono diventa tattile, la materia uditiva. Ideale continuazione della ricerca sul suono dei materiali iniziata con Omaggio a Fontana (2010) e proseguita con Vetrale (2011) Discomateria #13_Marble series esprime un’ idea di Spazialismo Sonoro.
Andrea Borghi (1974) è attivo in campo musicale dal 1995. Ha terminato gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara nel 1997. Suona il basso elettrico e in seguito frequenta i corsi di pianoforte, composizione e musica elettronica con Andrea Nicoli presso il Conservatorio di Musica G. Puccini di La Spezia. In seguito estende la sua attività al campo dell’arte visiva e delle installazioni sonore.
La sua ricerca si focalizza sull’uso del software Max / MSP con cui programma le patches per il trattamento del suono in tempo reale e per eseguire progetti audio-visivi.
Nel 2002 realizza Quaalude in collaborazione con Dino Bramanti (1969-2008). Fa parte del quartetto di improvvisazione elettroacustica VipCancro e collabora con l’etichetta Liscarecords.
Il suo lavoro è documentato attraverso produzioni di etichette musicali internazionali quali And/Oar (USA) Spectropol (USA) Reductive (ESP) Observatoire (RU) Cipher Productions (AUS) SQRT (PL). Il suo ultimo cd Salnitter è appena uscito per l’etichetta americana Contour Editions. Lavora come insegnante.
Giovanni Lami ha iniziato a sviluppare il suo Solo tra giugno e luglio 2015 attraverso due residenze (in Austria all’Hotel Pupik ed in Grecia sull’isola di Syros, assieme a Michael Pisaro), questo progetto è strutturato attorno al nastro magnetico, inteso come substrato ultimo per superfici di suono ruvide, sporche, indefinite e a ciò che è possibile ottenere utilizzando due registratori a bobina Nagra, un mixer, quattro microfoni direttamente sul nastro e sulle macchine e pochissimi campioni.
Un lavoro statico ma in continuo divenire, all’interno del quale differenti livelli polverosi di suono (il nastro stesso è un qualcosa che concretamente rimanda alla polvere, alla memoria e alla degradazione, con il supporto magnetico che tende a rilasciare e accumulare residui) si avvicenderanno e interagiranno l’uno con l’altro per dar origine ad una narrazione su più livelli del materiale sonoro presentato.
Giovanni Lami (1978) e un sound artist e musicista che, laureato in scienze e tecnologie alimentari e con un background da fotografo professionista, da diversi anni lavora solo all’interno della ricerca elettroacustica e della sound-ecology.
L’approccio verso la materia sonora e lo stesso messo in pratica nel passato in fotografia, utilizzando principalmente registrazioni ambientali (intese nel senso piu ampio del termine) e segnali processati in tempo reale. La loro manipolazione e la base del suo modus operandi, affiancato allo studio delle superfici risonanti sul campo e alla ricerca multi-speaker, in relazione al limite e alle interferenze che ogni materiale possiede o crea.
Francesco “Fuzz” Brasini lavora nel panorama musicale dalla fine degli anni Ottanta esplorando diversi generi musicali e tipologie di strumentazione. La sua ricerca attuale si basa sulla creazione di strutture compositive ottenute da somme di tones e overtones prodotti dalle corde di chitarre elettriche e dal feedback generato dai sistemi di amplificazione.
Dal 2006 collabora attivamente con Zapruder Filmmakersgroup nella realizzazione di colonne sonore per film e installazioni (Daimon, Pletora, Cock-Crow, Fault, All Inclusive, Joule e Suite) e nell’elaborazione di progetti sonori (Criptofonia, (s)wing e Suite). Nasce nel 2010 il progetto musicale in duo con Luciano Maggiore da cui ha origine la pubblicazione di Chàsm Achanés (Boring Machines, 2011) e “how to increase light in the ear” (Boring Machines, 2012).
Negli ultimi anni ha inoltre collaborato con Pietro Riparbelli (PK11), Mattia Dallara (Rymasth Music) Dario Neri (Macchine sonore) e con Francesco Serra aka Trees of mint (Lucus). Dal 2012 collabora con la compagnia Barokthegreat nella realizzazione di musiche per performance e videoinstallazioni.
Le sue releases più recenti sono edite da Radical Matters/Edition Label (2009), Boring Machines(2011- 2012), Bruits netlabel (2011) e Many Feet Under (2013-2014)
francescobrasini.wordpress.com